Così abbiamo salvato il lupo

Fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/01/11/news/cos_abbiamo_salvato_il_lupo-27938864/  

La storia di Navarre il lupo – video.

S’era messo al sole, esausto sul greto del fiume, le due zampe dietro che non si muovevano più. Il lupo ferito, lunedì 9 gennaio 2012, era sulle rive del Limentra in località Mulino dei Sassi, a Camugnano. Una telefonata di un cittadino, e un agente della Polizia provinciale di Bologna s’è subito recato sul posto per verificare la segnalazione. Intanto gli operatori del Centro Recupero Fauna Selvatica di Berti Rudi Sasso Marconi, unitamente ai volontari del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone, si preparavano all’intervento.

Nel frattempo il lupo s’era spostato faticosamente una cinquantina di metri più avanti,  sempre sul greto e sempre con le zampe nell’acqua, con l’istinto di attraversare il fiume. Ringhiava, sfinito e impaurito, davanti a quegli uomini e donne dai giacconi blu, che provavano ad avvicinarsi. Poi un colpo di fucile, questa volta a fin di bene, gli ha conficcato sul fianco una dose di anestetico, facendolo addormentare immediatamente.

«Era molto debilitato, e in pratica è scivolato in acqua – raccontano i soccorritori -. Lì c’è voluto veramente coraggio a gettarsi nelle acque gelide del fiume, ma le ragazze del Cras non avuto esitazione a prenderlo e trascinarlo a riva. Oltretutto bisognava fare in fretta: era andato in ipotermia e sembrava fosse morto». Maschio, adulto, dall’età tra i 4 e i 6 anni, il lupo aveva invece in corpo ancora un refolo di vita. I massaggi cardiaci e la respirazione artificiale degli operatori, coordinati da un veterinario, hanno fatto il resto, rianimandolo.

FOTO La sequenza del salvataggio

Scaldato come un cucciolo al centro di Brento, ora è da due giorni sotto osservazione, ma ce la farà. Adesso saranno fatti tutti gli accertamenti, lastre radiografiche comprese, per capire le cause del ferimento, in attesa di una piena guarigione.

L’ultimo episodio di salvataggio di un lupo ferito, fa sapere la Polizia provinciale, era stato effettuato nel marzo del 2005. Anche in quella occasione sull’animale si intervenne con un narcotico. Poi, dopo aver atteso la guarigione, il lupo fu liberato con un collare con radiosegnalazione.

In provincia di Bologna, secondo stime non ufficiali, sarebbero presenti un centinaio di lupi, una valutazione fatta sulla base di osservazioni e di ritrovamenti di carcasse e animali feriti.
di LUCA SANCINI

1 commento su “Così abbiamo salvato il lupo”

  1. Alberto Pastorino

    Volevo solo chiedere se si sa qualcosa sulle sorti del lupo ferito; ho provato a cercare sul sito di Repubblica di Bologna ma non ho trovato nulla.
    Grazie mille!

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