Ciuffetto rosso di Lupaclà

Racconti e disegni di Claudia Di Nardo – Lupaclà (www.abruzzoparks.it)

C’era una volta un piccolo lupo, che tutti chiamavano Ciuffetto Rosso, perché aveva un ciuffo di peli rossi sulla testa. Un giorno Madre Lupa lo chiamò e gli disse.”Nonna Lupa è malata, perché non vai a trovarla?” E Ciuffetto Rosso disse subito di sì, perché era un bravo lupetto. Madre Lupa allora preparò delle morbide polpette di cinghiale per la nonna (che era un po’ sdentata) e le mise in un cestino. Poi lo diede a Ciuffetto Rosso: ”Porta alla nonna queste polpette, e mi raccomando! Fila dritto da lei e non parlare con gli sconosciuti!”. “Va bene, mamma!”, la salutò e partì.

La focicchia

La focicchia

La tana di Nonna Lupa era dall’altra parte del Bosco Odoroso (il bosco di pino nero) e c’era tanta strada da fare. Ciuffetto Rosso però conosceva bene il bosco, anzi per lui il bosco era meglio del paradiso!! E allora lungo la strada si fermò tante volte… ad abbuffarsi di more e lamponi, a inseguire una lucertola, a rotolarsi tra i fiori, a scavare nelle tane dei topolini, a fiutare una traccia di cinghiali… Alla fine gli venne sete e si fermò a bere alla Gola Ventosa (la Focicchia), un posto un po’ fatato dove si trova l’acqua più fresca e più buona del mondo.
Fu lì, che incontrò il cacciatore!! Venne fuori con calma da dietro i cespugli e Ciuffetto Rosso spaventato rimase immobile e con gli occhi sgranati… “ Buon giorno, piccolino!” disse il cacciatore con voce dolce e sorridendo, “Che fai di bello?”. La mamma gli aveva raccomandato di non parlare con gli sconosciuti, ma questo signore sembrava gentile e allora rispose con educazione: ”Buongiorno, signore. Sto andando a trovare la nonna che è ammalata.” “Che bravo! E dove abita la tua nonna?”. “Dall’altra parte del bosco! Vicino al grande faggio… Anzi ora sarà meglio che vada. Arrivederci!”. E l’uomo lo salutò: ”Arrivederci a te, piccolo lupo”. Il cacciatore l’aveva lasciato andare, perché non si accontentava di catturare solo un cucciolo… voleva anche un lupo grande e grosso! La pelliccia sarebbe stata un bel trofeo da mostrare agli amici.
E allora prese una scorciatoia e andò di corsa alla tana di Nonna Lupa. Arrivò e bussò alla porta, facendo finta di essere il piccolo lupo. TOC TOC!!! E Nonna Lupa da dentro:”Aaaahuuuuuuu! Chi buuuuuussa alla mia poooooorta?” E il cacciatore con una voce sottile:”Aahuuuuu!!! Sono iiioooooo, Ciuffetto Rosso, il tuo nipotiiiiiinooo!!!!”. Nonna Lupa, che era anche un po’ sorda, cadde nel tranello e andò ad aprire. Il cacciatore le saltò addosso e la catturò con una rete. Ignorando i suoi guaiti, la chiuse in una gabbia e la nascose dietro la tana. Poi, tornò velocemente dentro, si mise la cuffietta di Nonna Lupa, si infilò nel letto tirando le coperte fino al naso e aspettò.
Ben presto arrivò Ciuffetto Rosso. Bussò alla porta. TOC TOC!! ”Aahuuuuuuu!!! Nonna!!! Sono io, Ciuffetto Rosso!!!!” “Aaahuuuuuuuuu!!! Entra pure! La pooooorta è apeeeeerta!”. Ciuffetto Rosso entrò, mise le polpette sul tavolo e si avvicinò al letto un po’ preoccupato. “Nonna, che voce strana che hai!!!!” ”E’ per il mal di gola, piccino mio!!!” rispose il cacciatore, fingendo qualche colpo di tosse. Il lupetto guardò meglio e disse:”Oh, nonna, che naso strano!!!”, “E’ per il raffreddore, piccino mio!!” …“Nonna, ma dov’è la tua pelliccia?!”, “L’ho tolta, con la febbre alta avevo troppo caldo!”. Poi il lupetto guardò sorpreso le mani che reggevano le coperte e disse:”Oh, nonna, che zampe strane!!”. “Per acchiapparti meglio!!!!!!”, urlò il cacciatore e con un balzo l’afferrò e lo chiuse nella gabbia con Nonna Lupa. Che spavento!!!!
Poi il cacciatore andò a prendere il camioncino per portarli via. Intanto Ciuffetto Rosso piangeva disperato (guaiti)….”Nonna, cosa ci succederà?”. “Non aver paura”, disse lei, “Chiameremo aiuto”. E insieme si misero ad ululare più forte che potevano:”Aaahuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!! Aaahuuuuuuu!!!” E il lupetto con la sua voce sottile:”aaahuuuuuuuuu!!!!”. Madre Lupa, dall’altra parte del bosco, sentì gli ululati e subito chiamò a raccolta il branco… Babbo Lupo, fratelli, sorelle, zii e cuginetti… e insieme corsero alla tana di Nonna Lupa. Quando arrivarono, videro il camioncino che partiva con tutta la gabbia. Allora si piazzarono dietro a una curva della strada, decisi a non lasciarlo passare. Quando il cacciatore si ritrovò davanti tutti quei lupi ringhianti (grrrrrrrrrr!!!), sorpreso sterzò con forza, il camioncino uscì fuori strada e si ribaltò con un gran botto!! La gabbia si aprì e Nonna Lupa e Ciuffetto Rosso scapparono via veloci. Il cacciatore si ritrovò a testa in giù!!! Tutto ammaccato e con il camioncino distrutto. “Accidenti, accidentaccio!!!”, si lamentò tutto arrabbiato ”Accidenti a voi e alla vostra pellaccia puzzolente!!!”.
Dopo quella lezione non tornò mai più nel bosco… e lasciò in pace i lupi. Che festeggiarono, invece, per la gioia di ritrovarsi insieme sani e salvi. Madre Lupa preparò polpette e arrosticini per tutto il branco e, dopo aver mangiato e mangiato e mangiato a crepapelle, con le pance piene, ulularono al mondo la loro felicità. Aaaahuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!! Gli ululati di festa risuonarono a lungo nel bosco odoroso.
Claudia Di Nardo (per i bimbi Lupaclà)

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