LUCANIA
WILD

Lucania wild nasce dalla voglia e dalla passione di raccontare e fare un po’ di sana informazione su l’affascinante predatore dei nostri boschi raccontando anche della sua terra e della sua gente.
Non tutti lo sanno, ma la Lucania è la Basilicata. Il termine Lucania si pensa derivi dal greco λυκος che significa lupo o dal latino lucus, bosco sacro. Certo, che è la terra dei lupi e dei boschi questo è risaputo.
Infatti all’inizio del ’900, in Italia, il predatore si era quasi estinto lasciando i suoi nuclei storici proprio qui in Basilicata, in Calabria e Abruzzo da dove ha ripreso il suo cammino per ricolonizzare i suoi vecchi territori nell’Italia intera.
Dal 2012 abbiamo iniziato la nostra ricerca sul lupo a livello amatoriale con l’aiuto dell’ISPRA e dal 2013 facciamo parte del progetto della Regione Basilicata di stima e monitoraggio del Canis lupus nella provincia di Matera.
Questa pagina riporta articoli scritti dopo le svariate uscite in campo alla ricerca del signore dei boschi cercando di dare luce a verità sul predatore e sfatare falsi miti.

FABIO QUINTO

INVIATO SPECIALE DALLA BASILICATA WILD

Sono nato nel 1984 in Lucania terra di fitti boschi e di invisibili lupi. Prematuramente ho visto la prima luce nella città dei Sassi e del falco grillaio. Sono cresciuto tra i grigi calanchi di Pisticci e le terre arse di Craco dove mia nonna in località Fosso del Lupo mi cullava cantando…”ninna ninnella, lu lupu sé mangiati la picurella…”, una ninna nanna diffusissima nel Mezzogiorno che oltre ad intimidire il bambino per farlo addormentare preparava in qualche modo alla dura realtà della vita.
L’amore per la natura è insito nei geni della mia famiglia ed io non sono l’eccezione: mia madre era una insegnante di scienze naturali, mio padre, insegnante anch’esso, le scienze naturali le ha quotidianamente vissute in campagna come dopo lavoro e mio fratello Marcello, primogenito e dottore forestale, mi ha educato alla bellezza della ricerca naturalistica portandomi sempre a fianco nelle sue uscite di studio universitarie e facendomi innamorare sempre più delle bellezze del creato.
Dopo aver frequentato il liceo classico a Pisticci, dove tutt’ora vivo, mi sono iscritto al corso di laurea di scienze forestali e ambientali nel capoluogo di regione. Qui ho iniziato a dedicarmi allo studio accademico e alla scoperta della mia terra che giorno dopo giorno mi ha affascinato a tal punto da spingermi a frequentare alcuni cacciatori che mi hanno dato l’opportunità di girarla in lungo e in largo facendomi conoscere le abitudini e le astuzie dei vari animali selvatici che popolano questo territorio.
Un teleobiettivo al posto del fucile, un’immagine quasi viva al posto di un cadavere, la caccia si può fare anche senza uccidere se non è necessario. Per anni avrò camminato sugli stessi sentieri calpestati dal lupo senza mai accorgermi di lui.
Il lupo è entrato nella mia vita l’8 marzo del 2009 durante un’uscita a cavallo con mio fratello nei calanchi di Ferrandina dove ebbi il mio primo incontro con il predatore.
Ci guardò per un attimo, e scomparve spaventato e frettoloso nella fitta vegetazione di lentisco dei calanchi lasciando il suo alone di mistero impresso nei miei occhi e nella mia mente.
Da allora il suo fascino è entrato dentro me, ma di lupi non né sapevo quasi niente. Avevo solo sentito parlare da un mio amico di un certo Iannibelli, colui che ha giocato con i lupi…!!! Dovevo conoscerlo…!!!
E così nella primavera del 2012 a Bologna, conobbi Antonio Iannibelli. È stato ed è il mio maestro di lupi!!!
Nel frattempo ho iniziato a studiare il lupo su testi scientifici e ho partecipato a molti seminari e corsi di formazione sullo studio e la ricerca in campo del Canis lupus in giro per lo stivale.
Tra le diverse attività da me svolte ritengo utile menzionare:
censitore e selecontrollore di ungulati della Regione Basilicata nonché tecnico faunista della Riserva Naturale Orientata Bosco Pantano di Policoro (MT) dove mi occupo del monitoraggio dell’avifauna migratoria e della ricostruzione degli habitat per la protezione della biodiversità, attività di vigilanza ed educazione ambientale.
Con l’ecosezione delle Murge e delle Aree d’Interesse Naturalistico del Movimento Azzurro, mi occupo di educazione ambientale nelle scuole del progetto Life “Arupa” e dell’organizzazione di seminari, eventi ed escursioni e ho iniziato nel 2012 la mia ricerca sul lupo.
Da Marzo 2013 sono responsabile di ricerca in campo, per conto della Regione Basilicata, del progetto di stima e monitoraggio del Canis lupus nella provincia di Matera.

GABRIELLA RIZZARDINI

INVIATA SPECIALE DALLA BASILICATA WILD

Fin da bambina la mia passione per la natura era evidente: cresciuta come un maschiaccio, portavo a casa qualsiasi tipo di animaletto riuscissi ad acchiappare per strada. Nemmeno i serpenti che incontravo spesso nella murgia e nel metapontino mi spaventavano, anzi mi incuriosivano e li osservavo scappar via.
Abitando in un appartamento, però, non mi è stato consentito di creare il “piccolo zoo” che sognavo: cani, criceti, pappagalli, tartarughe, ricci, sono alcuni degli animali che portavo regolarmente a casa e che poi erano destinati ad “essere riportati dove li avevo trovati”… una volta riuscii anche a comprare con i miei risparmi un coniglietto: appena scoperto venne regalato ad un macellaio. Per i miei genitori, un gatto per casa era più che sufficiente.
Sono cresciuta in compagnia di un branco di cani randagi del quartiere: all’epoca delle elementari mi avevano adottato, accompagnandomi a scuola quasi ogni giorno. Poi arrivò l’accalappiacani e non li vidi mai più.
Dalle scuole superiori iniziò a crescere la mia passione per i lupi e per la vita di campo: un libro, di una ragazza americana, mi aveva aperto le porte sul mondo dell’etologia, e sullo studio dei lupi. Mi convinsi allora che il mio mestiere sarebbe stato quello di studiare il comportamento degli animali in campo, nella natura.
I miei studi iniziarono ad avere finalmente una direzione. Mi ritrovai così a vivere a Parma, laureandomi prima in Biologia Ecologica, poi in Ecologia e Conservazione della Natura. Durante i miei studi ho potuto vivere per qualche anno in Emilia Romagna ed in Toscana, oltre che in Irlanda per 6 mesi grazie ad una borsa di studio ERASMUS. Sono stati anni importanti in cui mi sono formata e sono cresciuta fuori dalla protezione familiare.
La mia tesi di laurea specialistica era già scelta prima di iniziare: monitoraggio del lupo. Per un anno ho seguito i lupi dell’Appennino nel Nord della Toscana, nei territori di confine tra Toscana, Emilia e Liguria, sotto la provincia di Massa e Carrara. Io ed il mio compagno di studi Mirco riuscimmo ad individuare due branchi che occupavano territori di circa 100km2 l’uno.
Dopo mesi passati a seguirne le tracce, raccogliere escrementi e vederli in video, il sentirli ululare nel cuore della notte a circa 15m di distanza da noi è stata una delle emozioni più belle e più forti mai provate in vita mia. Erano i “nostri” lupi. Li avevamo trovati. Ed avevano deciso di risponderci.
In due congressi internazionali abbiamo presentato il nostro lavoro sul monitoraggio del lupo con due poster: uno al “Wolf Conservation in Human Dominated Landscapes” Postojna, Slovenia, e l’altro a “The Fifth Annual Zoological Congress of “Grigore Antipa” Museum” Bucharest, Romania.
In Toscana ho collaborato come tecnica faunistica nell’ATC MS 13 per rilevamenti biometrici della specie capriolo ed ho preso parte a diversi censimenti di cervo, capriolo, cinghiale, muflone, lepre, ghiro, allocco ed a sessioni di inanellamento di uccelli.
Ho partecipato a diversi corsi di formazione riguardanti la fauna selvatica: monitoraggio delle specie alpine in Trentino, tecniche di polizia scientifica applicate alle indagini di avvelenamento di fauna selvatica nel progetto LIFE ANTIDOTO, e riconoscimento degli attacchi da lupo e le tecniche di prevenzione nel progetto “CONVIVERE CON IL LUPO, CONOSCERE PER PRESERVARE”.
Così, dopo la laurea, ho iniziato a cercare lavoro nel mio settore. Con Legambiente Basilicata ho lavorato nel progetto “Una montagna di risorse” dove sono stata docente di una lezione sulla biologia del lupo, tecniche di monitoraggio e segni di presenza della specie ed mi sono occupata di educazione ambientale nelle scuole elementari e medie. Sono accompagnatrice in uscite didattiche, alla scoperta della natura, soffermandomi di più sugli aspetti faunistici, cercando sempre di far emozionare i bambini per le infinite bellezze che la nostra terra ci offre.
Collaboro col Movimento Azzurro Matera al progetto regionale di monitoraggio sul lupo in Provincia di Matera. Da Novembre 2014 sono volontaria nel progetto europeo WOLFLIFE in Romania, nei Carpazi, aiutando a collezionare i primi dati scientifici sul lupo in questa nazione.
Anche io, come i bambini, sto imparando a scoprire la mia terra poco a poco, esplorando nuovi luoghi e sentieri, seguendo le tracce del predatore che affascina tanto proprio perché difficile da scovare.