FABIO QUINTO

Sono nato nel 1984 in Lucania terra di fitti boschi e di invisibili lupi. Prematuramente ho visto la prima luce nella città dei Sassi e del falco grillaio. Sono cresciuto tra i grigi calanchi di Pisticci e le terre arse di Craco dove mia nonna in località Fosso del Lupo mi cullava cantando…”ninna ninnella, lu lupu sé mangiati la picurella…”, una ninna nanna diffusissima nel Mezzogiorno che oltre ad intimidire il bambino per farlo addormentare preparava in qualche modo alla dura realtà della vita. L’amore per la natura è insito nei geni della mia famiglia ed io non sono l’eccezione: mia madre era una insegnante di scienze naturali, mio padre, insegnante anch’esso, le scienze naturali le ha quotidianamente vissute in campagna come dopo lavoro e mio fratello Marcello, primogenito e dottore forestale, mi ha educato alla bellezza della ricerca naturalistica portandomi sempre a fianco nelle sue uscite di studio universitarie e facendomi innamorare sempre più delle bellezze del creato. Dopo aver frequentato il liceo classico a Pisticci, dove tutt’ora vivo, mi sono iscritto al corso di laurea di scienze forestali e ambientali nel capoluogo di regione. Qui ho iniziato a dedicarmi allo studio accademico e alla scoperta della mia terra che giorno dopo giorno mi ha affascinato a tal punto da spingermi a frequentare alcuni cacciatori che mi hanno dato l’opportunità di girarla in lungo e in largo facendomi conoscere le abitudini e le astuzie dei vari animali selvatici che popolano questo territorio. Un teleobiettivo al posto del fucile, un’immagine quasi viva al posto di un cadavere, la caccia si può fare anche senza uccidere se non è necessario. Per anni avrò camminato sugli stessi sentieri calpestati dal lupo senza mai accorgermi di lui. Il lupo è entrato nella mia vita l’8 marzo del 2009 durante un’uscita a cavallo con mio fratello nei calanchi di Ferrandina dove ebbi il mio primo incontro con il predatore. Ci guardò per un attimo, e scomparve spaventato e frettoloso nella fitta vegetazione di lentisco dei calanchi lasciando il suo alone di mistero impresso nei miei occhi e nella mia mente. Da allora il suo fascino è entrato dentro me, ma di lupi non né sapevo quasi niente. Avevo solo sentito parlare da un mio amico di un certo Iannibelli, colui che ha giocato con i lupi…!!! Dovevo conoscerlo…!!! E così nella primavera del 2012 a Bologna, conobbi Antonio Iannibelli. È stato ed è il mio maestro di lupi!!! Nel frattempo ho iniziato a studiare il lupo su testi scientifici e ho partecipato a molti seminari e corsi di formazione sullo studio e la ricerca in campo del Canis lupus in giro per lo stivale. Tra le diverse attività da me svolte ritengo utile menzionare: censitore e selecontrollore di ungulati della Regione Basilicata nonché tecnico faunista della Riserva Naturale Orientata Bosco Pantano di Policoro (MT) dove mi occupo del monitoraggio dell’avifauna migratoria e della ricostruzione degli habitat per la protezione della biodiversità, attività di vigilanza ed educazione ambientale. Con l’ecosezione delle Murge e delle Aree d’Interesse Naturalistico del Movimento Azzurro, mi occupo di educazione ambientale nelle scuole del progetto Life “Arupa” e dell’organizzazione di seminari, eventi ed escursioni e ho iniziato nel 2012 la mia ricerca sul lupo. Da Marzo 2013 sono responsabile di ricerca in campo, per conto della Regione Basilicata, del progetto di stima e monitoraggio del Canis lupus nella provincia di Matera.