I bambini d’oggi sono cresciuti con favole in cui spesso il lupo era il nemico assoluto, malvagio e spietato. Cappuccetto Rosso, I Tre Porcellini, il Lupo Nero, il Lupo Mannaro… in tutte le storie il lupo si trasforma nel cattivo da temere e sconfiggere. È indispensabile dare una corretta informazione sul predatore e sul suo ecosistema, partendo proprio dalle giovani generazioni: da loro dipenderà il futuro della natura. Per favorire la salvaguardia del lupo, si deve prima di tutto imparare a conoscerlo e comprendere a pieno il suo ruolo nell’ecosistema di cui fa parte, valorizzando con esso tutti i beni ambientali che il territorio offre.
L’educazione ambientale diventa così una delle possibili vie da intraprendere per comprendere la complessità del mondo che ci circonda e prendere coscienza della relazione uomo -natura, passando da una visione in cui l’uomo è dominante sulla natura, ad una in cui ne è parte inseparabile, dove l’uomo dipende dalla natura stessa e ne diventa allo stesso tempo protettore. L’obbiettivo è stato quello di sensibilizzare gli alunni alle problematiche legate alla tutela dell’ambiente e della biodiversità rendendoli consapevoli della loro appartenenza ad un territorio e promuovendo la sensibilità e il rispetto per ciascuna sua componente .
Inoltre, scoprire nuove professioni legate alla protezione della natura. La prima fase ha visto la realizzazione di percorsi di educazione ambientale con lezioni svolte in classe dove gli argomenti principali trattati sono stati la fauna e la flora, con particolare attenzione alla nostra specie target: il lupo. Con questa azione si è voluto prima far conoscere il territorio, le risorse e bellezze che offre e quanto sia importante salvaguardare la biodiversità in esso presente, poi far comprendere alcuni degli aspetti che la regolano e l’importanza della presenza di predatori nell’ecosistema. L’uscita didattica “Sulle orme del lupo”, ha visto gli alunni partecipi ad un’escursione nel Parco della Murgia Materana. Con l’ausilio di un tecnico faunista dell’ente parco, del CEA Bernalda Metaponto, del Movimento Azzurro di Matera e di italianwildwolf.com, i ragazzi della prima D e C della scuola media di Bernalda, hanno seguito gli esperti nei percorsi del monitoraggio del lupo, dandoli la possibilità di sperimentare le tecniche con le quali esso si svolge.
I segni di presenza del predatore e delle sue prede erano lì a mostrarsi come orme sul terreno bagnato del bosco ed escrementi nei punti di marcatura. E’ stata anche l’occasione per la raccolta di vecchi bossoli da caccia lasciati negli anni sui “sentieri del lupo”.