A seguito delle nevicate dell’Epifania, tanti sono stati gli articoli scritti in questi giorni di gelo nel sud Italia su avvistamenti di lupi. Molti, non abituati alla neve e temperature al di sotto dello zero, credono che anche i lupi soffrano il freddo e che non possano procurarsi da mangiare perché le scorte ai “supermercati” si sono esaurite causa mal tempo. Tanti invece vedono il lupo come un animale legato alle montagne e che quando “scende” a valle è sicuramente infreddolito e affamato e possa quindi avvicinarsi agli allevamenti di bestiame per fare razzie.
Un esempio è l’articolo del Quotidiano del Sud del 12 gennaio 2017 riportato in seguito.
Eppure sono tanti i convegni di divulgazione sul lupo che in questi anni con italianwildwolf.com e l’Ecosezione di Matera del Movimento Azzurro abbiamo proposto in Basilicata, seguiti anche dai giornalisti del Quotidiano del Sud. Ma niente da fare… parlare di lupi famelici fa audience!
Tornado all’articolo del 12 gennaio 2017
Il giornalista dice che nessuno mai avrebbe potuto immaginare la presenza del lupo in questa zona (a due passi dal Parco Nazionale del Pollino, dove il lupo è sempre stato presente) solo perché a pochi chilometri dal mare. In realtà il lupo si adatta a diversi tipi di habitat purché ci siano prede a disposizione di cui cibarsi e le pinete costiere possono costituire una utile fonte di cibo perchè piene di cinghiali.
In realtà in Lucania il lupo è presente in tutte le zone della regione, infatti il Progetto di monitoraggio del Lupo nel Materano in corso, ha escluso a priori le zone a ridosso del Parco Nazionale del Pollino perché già certi della sua presenza. Il monitoraggio si è concentrato invece sulla stabilità di famiglie di lupi nella zona arida calanchiva e della murgia materana.
L’articolo parla anche di “sconvolgimento climatico” che avrebbe costretto i lupi a scendere a valle…
In realtà il nostro predatore, in ambienti freddi, è in grado di ridurre la circolazione sanguigna verso la pelle per conservare il calore corporeo e il calore delle zampe è regolato indipendentemente dal resto del corpo per impedirne il congelamento. La neve per il lupo non è un ostacolo come per noi umani, anzi ne sanno approfittare per poter cacciare meglio gli ungulati, che riscontrano difficoltà nei movimenti e nella ricerca di cibo quando la neve è eccessiva.
Quindi non è un dato da “ricordare” di questa straordinaria ondata di mal tempo, semmai ricordiamoci che per noi umani sono bastati trenta centimetri di neve in tre giorni per paralizzare una regione intera.
Fabio Quinto