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Resoconto Novembre-Maggio 2017 Morte tra i lupi – scaricabile
Il gruppo di ricerca di Italianwildwolf “Morte tra i lupi”, presenta il suo primo resoconto semestrale per un approfondimento sulle principali cause di morte del lupo in Italia. Molti lupi muoiono per cause antropiche (bracconaggio o investimenti stradali), eppure questi importanti carnivori sono tutelati da norme nazionali e internazionali.
Il nostro progetto partito il 1° novembre 2016, nei primi 6 mesi ha già raccolto dati di 53 decessi, di cui 46 dovuti a cause riconducibili all’uomo.
Solo il 6% dei decessi registrati è riconducibile a cause naturali, mentre gli incidenti stradali (53%) rappresentano la prima causa di morte del lupo in Italia.
Questi risultati sono facilmente interpretabili dalla natura stessa dei dati: sarà più facile reperire informazioni di lupi investiti involontariamente, che di lupi morti per bracconaggio o per cause naturali in posti solitamente non molto antropizzati.
Sono stati inoltre divisi i ritrovamenti in 3 classi di età: Cucciolo (fino ai 6 mesi), Sub-adulto (fino ai 2 anni), Adulto (maggiore di 2 anni). In molti casi non è stato possibile risalire all’età dell’animale (Non ID). La maggior parte dei decessi è avvenuta a carico dei sub-adulti.
La regione italiana in cui abbiamo registrato più casi di morte è il Piemonte (come mostrato nella cartina). Questo dato non implica una reale maggiore mortalità in questa regione: si ipotizza una maggiore attenzione al problema, il che rende più semplice il reperimento di dati riguardanti queste aree.
Con questo documento vorremmo coinvolgere e ricordare a tutti gli iscritti del nostro gruppo, ma anche le altre associazioni che si occupano di tutela ambientale, di quanto sia importante il contributo di tutti per poter salvaguardare i diritti del lupo e contrastare i crimini verso la fauna selvatica.
Ti aspettiamo nella pagina www.facebook.com/lupiuccisi/ per un tuo contributo. E’ possibile anche inviare le informazioni in modo anonimo scrivendo a festadellupobo@gmail.com o telefonando a 347 2211326 (Antonio).