77 lupi morti in Italia in un anno

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Dal 30 novembre al 2 dicembre 2017 nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia si è tenuto il Convegno “La Natura vive nei parchi: conservazione e gestione a confronto” (http://www.naturaneiparchi-2017.eu/), primo format WOLF and NATURE che, a detta dell’Ente, “ha come obiettivo quello di far diventare il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e l’intero territorio, un punto di riferimento per la comunità scientifica. Un luogo in cui la conoscenza è condivisa, e dove il confronto tra studiosi ed esperti diventa il promotore di nuove idee e innovativi progetti per proteggere al meglio il predatore dei nostri boschi. Conoscere, informare e avvicinare tutta la comunità  alla conoscenza e alla conseguente gestione della biodiversità è il grande traguardo che l’iniziativa ha voluto raggiungere per far sì che la presenza degli animali sia solo un valore aggiunto per un territorio, e per creare le condizioni per una convivenza tra uomo e Lupo”.

Museo Civico E. Pomarici Santomasi – Gravina

Tanti i ricercatori da tutta Italia che hanno portato i loro studi a questa tre giorni.

Convegno

Anche il gruppo di ricerca di italianwildwolf.com ha colto l’occasione per presentare i dati del primo anno sui lupi morti in Italia dal 1 novembre 2016 al 30 ottobre 2017 con un poster “CAUSE OF WOLVES (Canis lupus italicus) MORTALITY IN ITALY” (Cause della mortalità dei lupi in Italia).

77 sono stati i lupi morti registrati in un anno in Italia grazie a questo progetto di “citizen science” che ha visto la partecipazione di molti cittadini che hanno portato il loro contributo al reperimento dei dati.

Poster

I risultati hanno mostrato che gli impatti con veicoli sono la maggiore causa di morte del lupo in Italia; questo perché le carcasse situate lungo le strade sono più facili da reperire rispetto a quelle dovute a cause naturali. Al secondo posto il bracconaggio: sebbene il lupo sia strettamente protetto dalla legge, questo rimane un enorme problema di conservazione.
Il sub-adulto è la classe di età con il tasso più alto di mortalità, forse questi dati sono legati al periodo di dispersione, ma potrebbero essere influenzati dalla facilità nel ritrovamento delle carcasse: ad esempio, il tasso di mortalità naturale dei cuccioli è molto alto nel primo anno di vita, ma è difficile trovare informazioni a riguardo.
Il Piemonte è la regione con più ritrovamenti, ma ciò non implica una reale maggiore presenza del problema, ma può essere dovuto a una maggiore sensibilità e attenzione da parte dei residenti, il che rende più facile reperire dati su queste aree.

Sessione poster

Con questo documento vorremmo coinvolgere e ricordare a tutti gli iscritti del nostro gruppo, ma anche le altre associazioni che si occupano di tutela ambientale, di quanto sia importante il contributo di tutti per poter salvaguardare i diritti del lupo e contrastare i crimini verso la fauna selvatica.

Ti aspettiamo nella pagina www.facebook.com/lupiuccisi/ per un tuo contributo.  E’ possibile anche inviare le informazioni in modo anonimo scrivendo a festadellupobo@gmail.com o telefonando a 347.2211326 (Antonio).

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