Di Brunella Pernigotti
Ho potuto seguire la realizzazione di questo film fin dalla sua gestazione, quando cioè era solo un’idea che Rachel aveva e che poi ha sviluppato nel tempo. Ci sono voluti alcuni anni prima di poter vedere i risultati, ma ero sicura che la mia amica sarebbe riuscita nel suo intento. Lei non solo mi ha trasmesso la passione e l’interesse per i lupi, ma mi ha anche insegnato a mantenere con pazienza una visione ad ampio raggio sulle varie situazioni che questi predatori, così amati e odiati, creano quando e dove sono presenti. Per me lei è stata un esempio nel cercare di mantenere sempre posizioni obiettive e compassionevoli, per non cadere nell’errore di assumere gli atteggiamenti integralisti che un eccessivo coinvolgimento può indurre, accecando e rendendo inutili gli sforzi fatti in difesa dei lupi.
Rachel è riuscita a confezionare questo film, che spero potrà presto essere accessibile a tutto il pubblico, grazie alla sua caparbietà nell’ottenere ciò che aveva progettato, ma anche grazie alla sua saggia flessibilità che le ha permesso di accettare gli inevitabili cambiamenti di rotta che si sono presentati durante le riprese, trasformandoli in nuove opportunità. Sono convinta il pubblico italiano potrà appassionarsi a questo film per il suo taglio culturale e spirituale, per la sua capacità di coniugare il presente col passato, di farci scoprire che le soluzioni esistono da sempre, in quanto sono radicate nelle origini dell’umanità.
Di seguito la mia traduzione del messaggio che Rachel ha scritto, per presentare il trailer di People & Wolves.
Buona lettura! Brunella
People and Wolves’ message of coexistence hopes to quell the divide between wolf adversaries.
Traduzione a cura di Brunella Pernigotti
Il messaggio di coesistenza di People & Wolves porta con sé la speranza che si colmi il divario tra gli avversari e i sostenitori dei lupi.
Si tratta di avviare un dialogo attraverso proiezioni di film ed eventi che prevedono domande e risposte.
People & Wolves è una storia di coesistenza.
Dopotutto, come ha detto Marvin DeFoe, “La gente ha camminato su questa terra lasciando la sua impronta insieme a quella di un fratello, e quel fratello nella nostra lingua noi lo chiamiamo Ma’iingan. Ma’iingan è il lupo. Ma’iingan ha camminato sulla terra con il nostro popolo (Annishanabe) e insieme trascorsero così tanto tempo da diventare fratelli.”
Nell’agosto del 2022, abbiamo iniziato il processo di realizzazione del film, e strada facendo abbiamo imparato dal lupo del Wisconsin e dalle persone che sostengono questo essere iconico. Ho imparato che gli Ojibwe hanno dimostrato per secoli come si convive con il lupo, e spero che la cultura occidentale possa trarre beneficio da questa esperienza. Il film racconta la brutale caccia al lupo avvenuta nel febbraio 2021 dal punto di vista dei membri delle tribù Ojibwe, di un biologo esperto di fauna selvatica e di uno scrittore pluripremiato anche all’estero, insieme al commento della famosa ambientalista Dr. Jane Goodall, DBE, fondatrice del Jane Goodall Institute & Messenger of Pace.
Il rapporto tra Ma’iingan e gli Anishinaabe si è sviluppato nel corso dei secoli e continua ancora oggi. Gli Ojibwa hanno un forte legame spirituale con Ma’iingan.
Nel film, Jane Goodall dice: “I nativi americani hanno coesistito con i lupi e gli altri animali per centinaia e centinaia di anni. Le loro convinzioni dovrebbero essere trattate con rispetto”.
Per secoli, gli Ojibwe hanno vissuto accanto al loro fratello Ma’iingan, che in italiano chiamiamo lupo. Nel febbraio 2021, l’aggressione brutale, la caccia al loro fratello, suscitò in loro emozione e dolore per Ma’iingan poiché essi sanno che ciò che accade a lui, accadrà a loro.
Official Trailer: https://vimeo.com/899596853
La cultura occidentale dovrebbe imparare da loro come convivere con il lupo. Quello che io ho appreso realizzando questo film e frequentando i membri della tribù di Ojibwe è che il lupo è parte del tutto, che fa parte della storia della loro creazione ed è un insegnante; che aiuta a mantenere in salute gli altri animali e ci ha donato il nostro amico domestico, il cane. Proprio come il cane ci protegge, anche il lupo ci protegge.
Dalla mia esperienza, esperienza di vita per essere precisi, i nativi hanno una connessione con i propri antenati che noi occidentali abbiamo perso. Questa perdita è dovuta alla trasformazione industriale del nostro mondo moderno. Siamo diventati materialisti. L’uomo ha perso la propria connessione man mano che progrediva, diventando cosiddetto “civile”. Questa perdita delle radici originali è diventata ancora più evidente durante la Rivoluzione Industriale: ci siamo trasferiti dalle campagne alle città per lavoro, e così è iniziato il processo. Per quanto mi riguarda, avendo origini norvegesi, le mie radici indigene sono nel popolo Sami.
https://www.visitnorway.com/places-to-go/northern-norway/land-of-sami/
Alla fine del 1800 nel Wisconsin, il lupo era temuto e considerato una minaccia per il bestiame, perciò su di lui fu posta una taglia. Quasi scomparve dal Wisconsin, fu ucciso, intrappolato, rischiò l’estinzione. La storia mostra che quando il Wisconsin venne colonizzato dagli occidentali, gli alberi, i nativi e la fauna selvatica andarono perduti per mano di questi nuovi abitanti. Tutto avvenne in nome del progresso, il cosiddetto progresso civile. I popoli nativi del Wisconsin persero le loro terre e furono messi nelle riserve, le loro genti furono decimate e la loro cultura si impoverì, così come avvenne ai lupi. Negli anni ’60 il lupo, un predatore nativo di queste terre, era pressoché scomparso. Ma alla fine degli anni ’70, il lupo cominciò a occupare nuovamente il suo territorio e la cultura Ojibwe rifiorì. Il film parla di tutto questo.
Michael Waasegiizhig Price afferma nel film: “Il nostro rapporto con il lupo ci dà una visione del futuro: esattamente come accade a noi ciò che accade alla qualità dell’acqua, ciò che accade al lupo accade a noi. Non dovremmo forse comprendere queste relazioni? “
https://vimeo.com/896277057
Gestione contro relazione. Durante il processo di realizzazione del film, ho imparato che c’è differenza tra il tipo di visione occidentale, caratterizzata dalla “gestione” del lupo, e la visione Ojibwe, che invece si articola in una “relazione” con il lupo. Il Dipartimento delle risorse naturali del Wisconsin gestisce il lupo grigio. Gli Annishaabe si pongono in relazione con il lupo, che chiamano fratello, Ma’iingan.
Un decennio di politica gestionale del lupo. Dopo essere stati uccisi negli anni ’50, i lupi grigi hanno colonizzato nuovamente parti del Wisconsin negli anni ’70, crescendo quantitativamente fino a raggiungere una popolazione di oltre 1.000 lupi nel 2020. Dopo che, a livello federale, nel 2021 i lupi vennero cancellati dall’ESA (Endangered Species Act), il legislatore dello Stato del Wisconsin deliberò che la caccia al lupo sarebbe stata richiesta ogni volta che i lupi grigi si fossero trovati fuori dalla lista dell’ESA.
Così avvenne: il lupo grigio venne cancellato dall’ESA nel gennaio 2021, e immediatamente una brutale caccia al lupo di tre giorni fu ordinata dal tribunale, incurante del fatto che era [n.d.t.] durante la stagione riproduttiva di febbraio. I cacciatori superarono la quota assegnata, facendo infuriare molti abitanti del Wisconsin. Subito dopo, il Dipartimento delle risorse naturali del Wisconsin (WDNR) iniziò a lavorare su un nuovo piano statale di “gestione” del lupo. Ma le tribù Ojibwe a Red Cliff e Bad River hanno i propri piani di “protezione e di relazione” per Ma’iingan (Lupo).
Lo Stato avrebbe dovuto collaborare con le tribù per la gestione del lupo, comprese le stagioni di caccia. Iniziarono così varie discussioni politiche su come gestire la successiva caccia del novembre 2021. La disputa tra il DNR, il suo Natural Resources Board e i sostenitori del lupo si concluse con diverse cause legali e una che ottenne un’ingiunzione per fermare la caccia al lupo del novembre 2021. Le sei tribù Ojibwe avevano fatto causa affermando che la caccia al lupo violava i loro diritti derivanti dai loro trattati [Native American Treaties stipulati con il governo degli Stati Uniti]. Un anno dopo la controversa caccia al lupo, il 18 febbraio 2022 un giudice della California ordinò che i lupi grigi di gran parte dei 48 stati inferiori fossero reinseriti nell’ESA.
Finalmente il 25 ottobre 2023, il Consiglio per le risorse naturali ha approvato il piano di gestione del lupo della DNR senza porre il raggiungimento di un obiettivo numerico di popolazione, optando invece per un piano di gestione adattivo. Le tribù hanno appoggiato la maggior parte degli aspetti del piano pur rimanendo contrarie alla caccia al lupo.
Ma il dibattito politico che riguarda il lupo non è ancora finito. Il Wisconsin Natural Resources Board ha approvato il piano del DNR. La maggior parte del pubblico ha approvato il piano. L’eccezione è però arrivata dai gruppi conservatori contrari a un piano senza un obiettivo numerico di popolazione. Alcuni legislatori dello Stato del Wisconsin hanno iniziato a scrivere un disegno di legge che richiede che il piano Wolf della DNR includa un obiettivo numerico di popolazione. Un gruppo in difesa dei lupi ha affermato che la DNR ha violato i loro diritti e ha citato in giudizio la DNR e la NRB per impedire l’attuazione del piano.
C’è speranza. Il film finisce a questo punto della storia. Ora è completo con trailer e poster.
Speriamo di portare il film in tournée per le proiezioni con il cast e i produttori.
Il messaggio di coesistenza di People & Wolves porta con sé la speranza che si colmi il divario tra gli avversari e i sostenitori dei lupi.
Un “Wolves of Douglas County Wisconsin” Film di Rachel Tilseth, montaggio a cura di Justin Koehler.
Cast: Edith Leoso, Peter David, Marvin DeFoe, Michael Waasegiizhig Price, Patrick Durkin, Sandy Gokee, John Johnson Sr. e Jane Goodall, DBE, fondatrice del Jane Goodall Institute e Messaggero di pace delle Nazioni Unite.
Scritto, diretto e prodotto da Rachel Tilseth.
Co-produttori Manish Bhatt, e Michael Waasegiizhig Price.
Cameraman Tyler Grape.