Il miglior augurio da fare a tutti quelli che conoscono il vero lupo
di Antonio Iannibelli (disegni di Emanuele Carosi)
Questo bellissimo auspicio era in uso in tempi passati ma da ormai molto tempo è stato completamente distorto per l’ignoranza delle sue origini e soprattutto per la falsa informazione che viene fatta del lupo. Io stesso ricordo quando da bambino mio nonno mi raccontava dei lupi, della loro grande capacità di sopravvivenza, della loro intelligenza e delle precauzioni che utilizzavano per tenere i cuccioli al sicuro. Mi raccontava che trovare la tana dei lupi era un evento rarissimo ma che se mai fosse accaduto sicuramente si sarebbero spostati in breve tempo in un’altra tana molto più lontana e sicura. Passavo ore ad ascoltare i suoi racconti e sono rimasti scolpiti nella mia mente per sempre, mi diceva “figlio mio devi sapere che loro possono sentire il nostro odore anche se siamo passati solo vicino alla tana, appena sentono che non siamo più in zona si precipitano a cambiare immediatamente tana, loro sanno che se un uomo scopre il loro rifugio può ritornate e creare quindi un potenziale pericolo, soprattutto se ci sono i cuccioli ancora troppo piccoli li spostano trasportandoli in bocca uno per volta. Avere dei genitori come i lupi è il miglior augurio che puoi ricevere – mi raccontava – e trovarsi in bocca al lupo è il massimo della protezione che si può sperare per un figlio”.
Dopo questo racconto di mio nonno ho notato che “in bocca al lupo” veniva usato frequentemente e che le persone che ricevevano l’augurio rispondevano entusiaste grazie e a volte viva il lupo. Ma da quando mio nonno non c’è più e io mi sono allontanato dalla mia terra ho scoperto con dispiacere che all’augurio si rispondeva con sdegno “crepi il lupo”. Ho reagito a questo evitando con cura di fare l’augurio ma le persone che ancora lo utilizzano ignorando le origine sono tantissime e la risposte è sempre “crepi”. Ma un giorno la mia amica appassionata di lupi, Sonia Colognesi, guardate cosa mi ha invitato a leggere in un forum sul web:
… lo sapevate che in bocca al lupo risale a Romolo e Remo, cuccioli d’uomo salvati dalla lupa. Infatti il lupo quando sposta i cuccioli da una tana all’altra si aggira circospetto e attentissimo agli altri predatori, che in questo caso sono esposti al maggior rischio possibile perché in natura il lupo che difende i cuccioli è quanto di più feroce ci possa essere.
Quindi in bocca al lupo aveva significato che lo spirito del lupo sia con te e ti protegga dai pericoli della vita, perché chi era nella bocca del lupo erano i cuccioli, ed erano al sicuro! Romolo e Remo in particolare furono tratti in salvo appunto dalla lupa che non avendo altro che la bocca come organo di presa, li ghermì delicatamente con le proprie fauci e li portò nella sua tana.
La totale perdita cognitiva dell’origine del detto ha fatto si che in questi ultimi 20anni anziché il “grazie” di risposta all’augurio “in bocca al lupo” si sia arrivati per ignoranza al “crepi” o “crepi il lupo”, in assoluto non senso come augurio.
Pensiamo che sia arrivato il momento di ripristinare questo bellissimo augurio e cogliamo l’occasione per pubblicarlo in questo sito web dedicato proprio al lupo.
Ci sono anche altre possibili origini di questo vecchio detto (le trovate anche su wikipedia) ma a noi amici del lupo piace molto questo detto e vi invitiamo a diffonderlo correttamente, magari correggendo a chi risponde in modo sbagliato.
Da oggi quindi un “in bocca a lupo” a tutti voi che leggete, con la speranza che la risposta sia per sempre “viva il lupo” o semplicemente “grazie”.
Un grazie anticipato a tutti coloro che vogliono arricchire questo articolo con commenti e critiche intese a contribuire in modo costruttivo ad una più corretta informazione.
Un grazie particolare a Emanuele Carosi, che ci ha concesso l’uso dei suoi magnifici disegni.
Stupendo…io mi sono sempre rifiutata di ricevere un augurio di questo genere, infatti chi mi conosce bene non si azzarda mai a dirmi IN BOCCA AL LUPO!, sapendo che mi fa infuriare il fatto che le persone augurino sempre al lupo di crepare, fomentando tra l’altro le dicerie e le credenze che vedono il lupo come un animale famelico, cattivo e sanguinario. Ora però che conosco la vera origine di questo detto sarò orgogliosa di sentirmi dire IN BOCCA AL LUPO, ora so cosa rispondere…grazie di questa perla, ogni gesto è importante per distruggere l’ignoranza e la superstizione, sedimentatasi nei secoli, nei confronti di questo fantastico animale!
VIVA IL LUPO!
Ottimo articolo, spesso ricevo anch’io questo augurio e rispondo semplicemente così:
“LUNGA VITA AL LUPO”
Qualcuno mi guarda stupito e allora devo spiegare tutta la storia, ma mi va bene così.
Il caso vuole che abbia letto queste righe, proprio mentre stavo inviando un sms con scritto” in bocca al lupo” ad una persona a me molto cara..Sono felice di aver scoperto la vera motivazione di questo detto, e lo insegnerò a mia figlia che adora i lupi, perchè lo possa insegnare ai suoi figli..
Il lupo è un animale di estrema bellezza, e a me personalmente trasmette un’idea di forza, di libertà, di capacità di ” sapersela cavare” in ogni situazione..e dopo questa chicca, mi giunge forte un’idea di protezione contro tutto e tutti..penso che ” in bocca al lupo” sia davvero il migliore augurio che si possa fare a chi si ama..
Daccordissimo con Sabrina, un augurio indirizzato sopratutto a chi si vuole bene. E’ vero sono in tanti a non conoscere il vero significato di questo modo di dire ma sono ancora di più quelli interessati a conoscere. In autobus qualche giorno fà alcuni giovanissimi studenti hanno salutato un loro amico, che è sceso al volo, proprio con un bel coro “In bocca al lupo” e lui ormai a porte chiuse ha risposto “Crepi il lupo”. Istintivamente ho detto noooo a voce alta e i giovani mi hanno guardato con espressione curiosa ma anche di domanda. Ho dovuto spiegare il tutto e quando sono sceso salutando loro con questo bel augurio mi hanno risposto in coro “grazie, viva il lupo”.
A volte basta veramente poco ed è cosi che nel nostro piccolo facciamo grandi cose.
come non si sa cosa rispondere? CREPI IL CACCIATORE! 🙂 …e viva il lupo 🙂
Incredibile ma anche nel film appena uscito di Checco zelone “Una bella giornata” sfoggia con grande enfasi il complimento in bocca al lupo e la solita risposta “crepi il lupo”.
La storia si ripete e anche il cinema ignora le più elementari regole di buonsenso … aiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuto
Non ho mai sopportato quella rispsta “crepi”…l’ho sempre trovato sciocco e senza significato…anzi quasi offensivo…mi sono sempre chiesta: “ma che male ha fatto questo lupo?”mah!non ho ancora trovato risposta…come accade quando si cerca di capire cose che non hanno alcun senso…grazie per aver scritto finalmente quello che credo molti già pensavano-)e di aver spiegato il significato di un augurio spesso abusato
io adoro i lupi e infatti quando sento dire “crepi” mi arrabbio sempre molto io dico “benedetto”!!
sono daccordissimo con Sabrina anche mia figlia adora i lupi lei ha pure creato un mondo tutto di lupi
Da enciclopedia AlterVISTA:
Un’altra interpretazione, ancora, trova l’espressione come un augurio che si riferisce alla storia dell’origine di Roma. Romolo e Remo vennero salvati dalla lupa, che dopo averli trovati abbandonati in una cesta sul greto del Tevere, li allattò e li condusse al riparo in una grotta, portandoli in bocca. Così, se qualcuno rivolge questa espressione all’altro, si augura fortuna oppure salvezza. In questo caso, però, una risposta quale “crepi” o “crepi il lupo” non avrebbe senso, se non frutto dell’ignoranza sull’origine dell’augurio.
Tratto da AlterVISTA
Tratto da AlterVISTA descrizione comopleta QUI
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grande Giulia anche io rispondo ….CREPI IL CACCIATORE….non me ne vogliano i cacciatori, i lupi che dovrebbero dire dopo secoli di denigrazione???
Anche io da un po’ di tempo non perdo occasione per correggere chi risponde “crepi” ..prima mi limitavo a dire ” crepi il cacciatore” …ma ora , da quando ho fatto la ricerca sul significato originale di questo “detto”, aggiungo la spiegazione splendida ( che ho ritrovato anche qui), non dimenticando mai di omettere che rispondendo ” crepi il lupo” si annulla ovviamente il BUON AUGURIO ..Devo dire che sta funzionando..A volte l’ abitudine “la fa da padrone”..ma se diamo la possibilita’ di riflettere su tante cose che facciamo o diciamo per mera abitudine( che a volte rasenta l’ ignoranza…)si apre un mondo,o almeno si prende coscienza di qualcosa a cui non avevamo mai pensato …Facciamo questo PASSAPAROLA e sicuramente molte persone non risponderanno piu’ in questo modo STUPIDO !!!!
bellissimo! io amo rispondere “viva il lupo”!
Lupo,wolf,ookami
sono la stessa parola ma in giapponese ookami significa “grande Dio”
trovo molto significativo il fatto che lupo sia tradotto “grande Dio”.
Il problema è che il lupo è stato visto negativamente dal medioevo; era associato alla figura del male perchè agiva nell’oscurità,perchè cacciava le pecore e (sen non sbaglio in Inghilterra) dissotterrava cadaveri per mangiarseli; il punto è che questi uomini medievali non hanno mai notato che il lupo attacca e caccia solo nel suo territorio cosa che loro non ci facevano caso.
Trovo profondamente sbagliato che una visione negativa del lupo risalente dal medioevo (o per meglio dire, enfatizata nel medioevo) sia rimasta fino ai giorni nostri.
In bocca a lupo a tutti, e che il vostro guardiano sia sempre con voi.
Con grande stima ,un ragazzo di 17 anni che ha maturato la nobiltà del lupo e che diventerà fumettista, Luca.
Il lupo, un maestro….W il lupo….li amo!!!
….solo una parola grazie….
Ragazzi vi aspettiamo con gioia alla grande festa del lupo per ululare tutti insieme in bocca al lupooooooooooo ahuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
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Complimenti per l’articolo, che svela i retroscena del detto, e per i disegni molto curati! Gabriele Mucci
grazie di aver svelato questa mistificazione, userò sempre “viva il lupo” d’ora in poi
Di solito all’augurio in bocca al lupo io rispondevo “crepi, anche se l’opinione negativa che abbiamo dei lupi è frutto di uno stereotipo arcaico e pastorale”, ora potrò rispondere meglio, grazie.
Pingback: In bocca al lupo | Antonio Iannibelli
Alla frase “in bocca al lupo” rispondevo sempre con un sorriso, non riuscivo proprio a dire “crepi” . Grazie per avermi detto da dove deriva questa frase, viva il lupo!
Ora che so il vero significato… che augurio migliore posso fare alle mie Atlete pattinatrici, in procinto di entrare in pista ???
Nel nostro ambito,la frase , si usa SEMPRE!! divulghero’ il vero significato!!!!
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Mi trovo d’accordo e mi piace pensare che l’interpretazione sia questa. Ma dall’accademia della crusca sembrerebbe che già stampe del 1600 portavano la defizione di “in bocca al lupo” come scongiuro al quale rispondere Crepi.
Mi sembra evidente che se si riferisce ai tempi di Romolo e Remo sia comunque più vecchia del 1600, ma comunque non è una distorsione degli ultimi 20, ma almeno di 400.
Effettivamente, come scrive Paolo, l’Accademia riporta una versione diversa ma probabilmente corretta, coerente con il pregiudizio ultramillenario di cui il lupo è stato vittima (fiabe, detti e proverbi, ecc.). Ciò non toglie che sia ora di rivedere questa banale versione, figlia dell’ignoranza e della superstizione popolare. Cancellare una volta per tutte la pessima risposta “crepi” e utilizzare ad esempio “viva il lupo” (che equivale a lunga vita al lupo) credo possa essere molto più moderno ed efficace.
bellissima ,
Ciao,
Tempo a dietro avevo letto una cosa simile e ne ero rimasto felicemente colpito xché il “Crepi il lupo” non mi è mai piaciuto…
Da quando ho letto quell’articolo e che poi rileggo anche qui con una bella storia, rispondo sempre con un GRAZIE!
Sarebbe bello anche che inserissi nella pagina, un “CONDIVIDI” con FaceBook, Tweetter ecc… Così potrai essere apprezzato anche a catena in diversi modi ed in breve tempo.
“IN BOCCA AL LUPO!”
Ciao,
Tempo a dietro avevo letto una cosa simile e ne ero rimasto felicemente colpito xché il “Crepi il lupo” non mi è mai piaciuto…
Da quando ho letto quell’articolo e che poi rileggo anche qui con una bella storia, rispondo sempre con un GRAZIE!
Sarebbe bello anche che inserissi nella pagina, un “CONDIVIDI” con FaceBook, Tweetter ecc… Così potrai essere apprezzato anche a catena in diversi modi ed in breve tempo.
“IN BOCCA AL LUPO!”
Anch’io quando sentivo rispondere all aurico in bocca al lupo rispondevano crepi. Con il pensiero mi dicevo ma crepate voi .
Pingback: Concetto di Persona come Territorio, Identità e Relazione nelle Cultura degli Indiani d’America – (II Parte) | Giuseppe Latte Blog
Sull’origine della formula in bocca al lupo
I dizionari consultati in merito sono concordi nell’attribuire alla locuzione In bocca al lupo! una funzione apotropaica, capace di allontanare lo scongiuro per la sua carica di magia. L’origine dell’espressione sembra risalire ad un’antica formula di augurio rivolta per antifrasi ai cacciatori, alla quale si soleva rispondere, sempre con lo stesso valore apotropaico “Crepi!” (sottinteso: il lupo). L’augurio, testimonianza della credenza nel valore magico della parola, si sarebbe esteso dal gergo dei cacciatori all’insieme delle situazioni difficili in cui incorre l’uomo; tale etimologia viene riportata dai dizionari di lingua italiana (Dizionario etimologico della lingua italiana di M. Cortelazzo e P. Zolli, Zanichelli 1983, Vocabolario Treccani nella sua edizione del 1989) e dai dizionari più specifici dei modi di dire e proverbi (Dizionario dei modi di dire della lingua italiana di B.M. Quartu, Rizzoli,1993; Frase fatta capo ha. Dizionario dei modi di dire, proverbi e locuzioni di G. Pittano, Zanichelli, 1992.
L’augurio In bocca al lupo! potrebbe essere ricollegato anche ad altre numerose espressioni che hanno per protagonista il lupo, nonché all’immagine stessa di questo animale nella lingua. Il lupo appare nella tradizione antica e medioevale come il pericolo in persona: animale crudele, falso e insaziabile nella sua voracità egli seminò la morte e il terrore tra abitanti indifesi, pastori e cacciatori, diventando l’eroe di favole (da Esopo e La Fontaine alle numerose versioni del Cappuccetto Rosso) nonché di numerose leggende e storie tramandate per generazioni attraverso l’Europa: basti limitarsi all’immagine celebre del Lupo di Gubbio dei Fioretti di S. Francesco o alla figura di Ysengrin, il lupo del Roman de Renart francese del XII s.. Della visione quasi apocalittica del lupo e delle paure che egli incuteva per secoli agli abitanti dell’Europa, che fossero contadini viventi in mezzo alle foreste o viaggiatori costretti a spostarsi per strade infestate da lupi e banditi, permangono delle tracce in varie lingue europee sotto la forma di modi di dire e proverbi.
Già il Vocabolario degli Accademici della Crusca nella sua prima edizione del 1612 definisce il lupo come ‘animal salvatico voracissimo’, citando tra l’altro l’espressione gridare al lupo e proverbi quali il lupo cangia il pelo ma non il vezzo e chi pecora si fa il lupo se la mangia. Nella sua terza edizione il Vocabolario riporta l’espressione ‘andare in bocca al lupo’ con il significato ‘andare nel potére del nimico, incontrare da sé il pericolo’ citandone il seguente esempio tratto da Guittone d’Arezzoe datato 1294: «Ma la povera femmina, accostandosi a quell’huomo, si accorse d’essere andáta in bocca al lupo». Il dizionario rileva inoltre un’altra espressione, di significato più generico, andare in bocca definita come “andare in preda, restare nel potere’ esemplificata con una citazione di Boccaccio dove essa appare sotto la forma andare in bocca del diavolo: «Io n’andréi in bocca del diavolo, nel profondo dello ‘nferno, e saréi messa nel fuoco penace». L’espressione andare in bocca al lupo (e altre simili, quali correre nella bocca del lupo, mettere (e mettersi) in bocca al lupo, cascare in bocca al lupo, andare nella tana del lupo), nel significato di ‘finire nelle mani del nemico’ o ‘andare incontro a grave pericolo’ riappare successivamente in numerosi altri dizionari, quali ad esempio il Vocabolario dell’uso toscano (di Pietro Fanfani, 1863) o, più vicino a noi, nel già citato Dizionario etimologico della Lingua italiana di M. Cortelazzo e P. Zolli, nel Grande Dizionario della lingua italiana di S. Battaglia (UTET 1975), nel GRADIT di T. De Mauro, nonché in tutti i dizionari monovolume (Zingarelli, DISC, Garzanti).
Ne consegue l’immagine del lupo impressa nella lingua, in espressioni, modi di dire e proverbi, immagine che mette in avanti le sue caratteristiche di animale
pericoloso e violento: gridare al lupo; anche nelle minacce, specie rivolte ai bambini: il lupo ti mangia; guarda che viene il lupo!
furbo e perseverante nel vizio: il lupo perde il pelo ma non il vizio
spietato per chi è debole: Trovarsi come un agnello tra i lupi; Chi pecora si fa il lupo se la mangia
fedele al suo branco: lupo non mangia lupo
insaziabile, affamato (con valore di intensità): una fame da lupi, la fame caccia il lupo dal bosco
spesso ridotto in cattive condizioni (con valore di intensità): tempo da lupi.
Espressioni analoghe si ritrovano in varie altre lingue europee, testimoniando di una relativa omogeneità nella visione dell’animale sul continente; così:
in francese: se précipiter dans la gueule du loup (‘precipitarsi in bocca al lupo’); crier au loup (‘gridare al lupo’); la faim fait sortir le loup du bois (‘la fame fa uscire il lupo dal bosco’); les loups ne se mangent pas entre eux (lett. ‘i lupi non si mangiano tra di loro’, ‘lupo non mangia lupo’); anche con valore intensificatore: une faim, un froid de loup (‘una fame, un freddo da lupi’);
in inglese: cry wolf (‘gridare al lupo’); hold a wolf by the ears (‘tenere il lupo per le orecchie’); keep the wolf from the door (lett. ‘tenere il lupo lontano dalla porta’, ovvero ‘avere abbastanza denaro per sopravvivere’); wolf in sheep’s clothing (‘lupo in veste di agnello’, per significare una persona falsa, furba, infida);
tedesco: ein Wolf im Schafspelz (‘lupo in veste di agnello’); anche con valore di intensità: hungrig wie en Wolf (‘affamato come un lupo’)
polacco: patrzeć wilkiem (‘guardare in cagnesco’, lett. “in lupesco”); ciągnie wilka do lasu (‘la foresta attira il lupo’, ovvero ‘il male attira il male’); nie wywołuj wilka z lasu (‘non chiamar fuori il lupo del bosco’, ovvero ‘non attirare il pericolo’; wilk w owczej skórze (lett. ‘lupo in pelle di pecora’, ‘lupo in veste di agnello’); opowiadać bajki o żelaznym wilku (‘raccontare favole sul lupo in ferro’, ovvero ‘dire cose incredibili, insensate’).
In quanto alla risposta Crepi (il lupo)!, a partire dall’uso iniziale proprio al gergo dei cacciatori vi si opera un’estensione pragmatica all’insieme di situazioni in cui alla lingua viene attribuito il potere magico di scongiurare la mala sorte. Un significato performativo analogo si ritrova in varie altre espressioni con il verbo crepare, tra cui Crepi l’avarizia!, Crepi l’astrologo!, anch’esso usato per scongiurare un cattivo presagio, nonché nelle imprecazioni con funzione di malaugurio: Crepa!, Che tu possa crepare!, Ti pigli il lupo! Che tu sia il pan dei lupi! citati nel Grande Dizionario della lingua italiana di S. Battaglia (Torino, UTET, 1961-2002).
La ricchezza del materiale linguistico citato, del quale abbiamo notabene escluso il fondo dialettale, altrettanto abbondante e variegato, dimostra quanto profondamente fosse temuto il lupo nei secoli passati; queste paure ataviche si ritrovano oggi nelle medesime espressioni, ma usate simbolicamente per altre situazioni pericolose del nostro quotidiano.
http://www.accademiadellacrusca.it/en/italian-language/language-consulting/questions-answers/sullorigine-formula-bocca-lupo
Sono rimasta affascinata dalla interpretazione apparsa su facebook con Informazione Libera, pertanto mi dà l’opportunità di fare l’augurio nel modo migliore a chi stimi e per il quale desideri realmente un grande bene.
Grande sito hai qui .. E’ difficile trovare qualità scrittura
come la vostra questi giorni al giorno d’oggi . io veramente persone come te !
Fate attenzione !
Feel free to surf to my web site: semi canapa
Mi piace rispondere:
Grazie, Ballo col lupo
(detto fra noi se ci fosse anche Kevin Costner, non sarebbe male)
Ciao ragazzi io sono anni che rispondo “Lunga vita al lupo!!!”
è semplice e se mi chiedono perchè lo spiego
Cacciatori di cinghiali si lamentano di attacchi ai loro cani durante le battute;
e poi via di attacchi feroci alle pecorelle
( anche se fosse tre bei maremmani a guardia no eh?), asinelli etc..
Media e giornali vari riportano al solito notizie di attacchi, ma mai precise e comprovate. L’articolo deve pur sempre aver tot righe e l’importante è l’effetto psicologico sul lettore medio, che dopo il cappuccino cum brioche al bar ha fatto sue le notizie importanti del giorno sul quotidiano: tra un due a uno della mitica squadra e i terroristi tagliagole ci sta anche il lupo cattivo che è tornato più feroce che mai!
Aiuto al lupo!!
Aspetto solo la notizia che si son mangiati una nonnina, discendente di Cappuccetto Rosso.
Complimenti per l’iniziativa e viva i lupi!!!! \m/
Mah…..
ho sempre odiato la risposta “crepi” o “crepi il lupo” questa è forse la frase fatta che piu’ mi irrita. gloria al lupo
Sono d’accordo con te! …e VIVA IL LUPO!
Pingback: Amore e Protezione: Il vero Significato dell’In Bocca al Lupo… | proeliumlucis
La mia prima pagina di storia che ho imparato ce l’ho ancora impressa nella memoria.. era la storia di Romolo e Remo salvati dalla Lupa.
Ero in seconda elementare.
Da quel racconto ho dedotto che il lupo doveva avere una straordinarietà particolare… e il mio volerne sapere di più su questo fantastico animale mi ha dato ragione. E leggendo ora il vero significato di questa espressione non poteva che essere così!
Un grandissimo IN BOCCA AL LUPO a tutti voi!
Ho sempre risposto “grazie” o “viva il lupo” o “lunga vita al lupo”. L’augurio migliore per me è “che il lupo sia con te”. Complimenti davvero a Emanuele Carosi per il suo grande talento artistico.
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