Immagine di copertina THE BOOK OF KEELS e testo di Ethel Onnis
Inizia la tourneè del documentario concerto L’ARTE NELL’ESSERE LUPO che prevede una prima data locale in Piemonte, precisamente in val chisone, terra del branco ormai disperso di Ombra e Silver! La serata sarà il prossimo 3 dicembre a Villar Perosa presso il cinema teatro ” Una Finestra sulle valli” in Viale Galileo Ferraris n 2.
Alcuni uomini sentono fortemente un richiamo, si muovono nei boschi, navigano i mari ed esplorano attraverso la loro anima con occhi diversi la natura. Sono testimoni silenziosi di un lento processo che nel tempo ha allontanato i propri simili verso l’antico legame che ci univa ai nostri fratelli animali. La terra ha bisogno di riappropriarsi dei suoi spazi, oggi soffocati e distorti da una visione antropocentrica e spesso crudele.
In alcuni uomini alberga lo spirito del lupo che soffia con passione e che ci spinge ad inoltrarci in profondità in una dimensione spesso dimenticata.
Attraverso il loro sguardo è possibile leggere e scorgere anche la nostra storia. Ecco aprirsi davanti ai nostri occhi spazi liberi e perfetti in cui ci muoviamo silenziosamente, seguendo le orme dei nostri fratelli amati. Spesso anche nei nostri sogni i lupi ci seguono, ci osservano con i loro occhi profondi e saggi e ci indicano il cammino. Un tempo l’uomo seguiva con ammirazione i loro sentieri di caccia e li condivideva: esisteva un accordo segreto dove si poteva vivere in armonia. Gli uomini erano consapevoli di non essere gli unici a possedere un’anima, vivevano e morivano ed in loro vi era la consapevolezza che la vita andava conquistata e vissuta pienamente. Uomini e lupi con orgoglio combattevano la loro battaglia, soffrivano, gioivano e condividevano nello spirito del branco le loro vite. Lo spirito era l’essenza dell’esistenza. Lentamente l’ipocrisia ed il plagio di un’esistenza confezionata ci ha allonatanato dalla natura e dai lupi… abbiamo tentato didistruggerli considerandoli pericolosi ed inutili. I fucili. il grido di sangue è divenuto sordo alle nostre orecchie. Abbiamo tolto alle loro madri i piccoli, sradicato la loro famiglia e li abbiamo considerati numeri, capi, bestie. Gli animali non sono più i notri fratelli ma cose di cui disfarci a nostro piacimento. Umiliati nella loro dignità i lupi sono sopravvissuti, il loro canto non si è spezzato. Ci hanno di nuovo insegnato che la nostra folle logica è destinata a fallire, la vita vince sempre. Qualcuno pensa che loro non siano ritornati spontaneamente,non è così: lottando una guerra silenziosa, scontrandosi con un uomo nemico che li ha uccisi nelle tagliole, avvelenati, investiti sono arrivati sulle nostre montagne. Loro meritano di vivere, noi invece spesso sopravvivamo alla vita. Alcuni uomini non hanno dimenticato, camminano silenziosi sulle montagne, ascoltano il vento, il turbinio delle foglie, i passi sulla terra madre bagnata, salgono sulle pietraie, incontrano cervi e caprioli, i loro passi nelle loro orme, finchè ai margini del bosco i loro occhi si incontrano nuovamente con i nostri. Un brivido ci percorre la schiena, uomini e lupi sono di nuovo insieme. Ci scrutiamo vicendevolmente. E se ci stessero dando una nuova occasione? noi abbiamo condiviso tre mesi con loro. Sapevamo che questo era un dono unico e prezioso. Sapevamo di essere visti ma loro si sono svelati in tutta la loro bellezza. Il nostro pensiero è ritornato alla similitudine che condividiamo insieme. Tenerezza, amore, abnegazione verso il branco, la famiglia. Insieme abbiamo ululato, e anche pianto di felicità. Loro non sono più numeri, capi, bestie ma fratelli lupi.
Bellissimo pezzo, complimenti.
Condivido tutto. Il lupo esprime quello che di “selvaggio” è rimasto in noi, quello che è sopravvissuto al cosi detto “progresso” ed alla civiltà che ci ha “ucciso” anche se siamo ancora vivi.
Ma non per tutti è così e fortunatamente c’è chi ancora riesce a sorprendersi ed emozionarsi udendo un ululato o seguendo una serie di orme su neve.