Si è svolto anche quest’anno il campo per conoscere il lupo “Basilicata wolf to wolf” organizzato da NaturOffice e Italianwildwolf in collaborazione con il WWF Bosco Pantano di Policoro. Con il rispetto delle norme in vigore a causa dell’epidemia Covid-19 è stato deciso comunque di organizzare questo evento, limitando la partecipazione ad un ristretto numero di persone, con la speranza di ritornare presto alla normalità.
La nostra prima escursione nel Parco nazionale del Pollino, “La salita del lupo”, si è svolta il 28 giugno, un’escursione di 15 chilometri con un percorso ad anello con partenza dal Pian della Giumenta e arrivo al lago Duglia. Siamo saliti lungo la valle del Raganello, dove abbiamo potuto accertare la presenza del lupo solo attraverso alcuni escrementi, fino alla Grande Porta del Pollino. Da qui ci siamo immersi nel mondo magico dei pini loricati fino a Serra Crispo per poi scendere lungo il sentiero che dalla Porticella del Pollino porta al Piano Iannace. Nei punti di marcatura storici però c’erano poche tracce di lupi, forse per il terreno molto secco, ma la loro presenza in questi grandi spazi si percepiva nell’aria.
Dal Piano Iannace abbiamo poi imboccato la lunga via di collegamento seguendo il tracciato della vecchia ferrovia che veniva utilizzata, un centinaio di anni fa, per il trasporto dei tronchi. Questa spettacolare traversata percorre un grande bosco di maggiociondolo, arbusto con fiori penduli gialli che normalmente ha la massima fioritura a maggio, ma a quelle altitudini è normale la sua fioritura anche a fine giugno. Si tratta di un posto unico con una concentrazione incredibile di questa pianta che forse è riuscita a salvarsi dal taglio intensivo per il poco interesse del suo legno e forse a moltiplicarsi proprio grazie al taglio indiscriminato degli altri alberi.
Il nostro incanto si interrompe alla vista di alcune traverse di legno che sorreggevano i binari, e ci costringe a riflettere su quanto è stato forte l’impatto umano sulla natura, anche su queste montagne ben oltre i mille e cinquecento metri sul livello del mare.
Abbandoniamo questo lungo sentiero di collegamento quando incrociamo la via che dagli ultimi pini loricati, del versante nord di Serra Crispo, scende verso il lago Duglia. Da qui una ripida discesa, ancora in compagnia dei maggiociondoli, ci porta in poco tempo al lago Fondo. Nei dintorni del lago osserviamo con piacere la presenza di molti tritoni soprattutto all’interno dell’acqua. Ci fermiamo solo per qualche scatto poi più a valle riempiamo le nostre borracce alla sorgente “Sutt’a fund” e in breve raggiungiamo il lago Duglia per chiudere il cerchio.
Siamo in ritardo di un’ora sulla nostra tabella di marcia ma la varietà dei paesaggi e le belle scoperte ci ripagano ampiamente delle nostre fatiche. Il sole ormai sceso dietro le montagne ci fa rendere conto che stava per arrivare la notte ed era ora di rientrare.
Il campo lupo continua il 5 luglio al Bosco Pantano di Policoro, resoconto e foto entra QUI.
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