Lo scorso 29 agosto 2020, all’una di notte ora italiana, sulla pagina Facebook di “People and Wolves Talk Show”, (gestita da Rachel Tilseth con cui sono co-produttrice per l’Italia), è andata in onda un’intervista in live streaming (https://www.facebook.com/peopleandwolvestalkshow/videos/314679543129877) Ospite intervistato dal mio collega Alex Vaeth era il biologo Thomas Gable, uno dei responsabili del progetto Voyageurs Wolf Project https://www.voyageurswolfproject.org/.
Il Voyageurs Wolf Project ha come scopo lo studio del comportamento del lupo durante il periodo estivo nelle vicinanze e all’interno del Voyageurs National Park, che si trova nell’iconica regione di confine di Northwoods nel Minnesota, USA.
Nel prepararmi all’intervista per poter fare alcune domande che implicassero una sorta di confronto con il comportamento del Canis Lupus Italicus, mi sono imbattuta in una notizia presente nel loro sito riguardante il fatto che i lupi si nutrono anche di bacche (vedi video dei lupi italiani https://www.youtube.com/watch?v=t0nli-3YgCAvideo). Ritengo la cosa interessante anche per un pubblico non scientificamente preparato poiché svela un aspetto sorprendente del comportamento di questo predatore troppo spesso descritto come un feroce carnivoro che sbrana, divora e fa a brandelli le prede. In realtà, da quel che mi risulta, anche i lupi che vivono in Italia a volte si nutrono di mirtilli e di altri frutti di bosco, ma purtroppo non è ancora stato pubblicato uno studio scientifico al riguardo.
Thom in risposta alla mia domanda tra le altre cose mi ha poi mandato il link al documento pdf che raccoglie i dati scientifici risultanti dal lavoro di studio e ricerca sul campo svolto da lui e dal suo team nel 2017 e pubblicato sul Wildlife Society Bulletin.
Credo che pubblicarne una traduzione (clicca qui) sia un modo per contribuire a creare una rete di studio e conoscenza circa l’etologia del lupo, al fine di fornire anche informazioni corrette e utili ad accrescere l’interesse pubblico per questo animale che rappresenta un punto cardine nel mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema in cui tutti noi viviamo.
Brunella Pernigotti
OSSERVAZIONI SUL CAMPO
Le bacche sono importanti?
Nel Minnesota Settentrionale i lupi nutrono i cuccioli con le bacche.
AUSTIN T. HOMKES, 1 Voyageurs National Park, 360 Highway 11 E, International Falls, MN 56649, USA
THOMAS D. GABLE, Dipartimento di biologia della pesca, della fauna selvatica e della conservazione, Università del Minnesota, 2003 Upper Buford Circle, St. Paul, MN 55108, USA
STEVE K.WINDELS, Voyageurs National Park, 360 Highway 11 E, International Falls, MN 56649, USA
JOSEPH K.BUMP, Dipartimento di Biologia della pesca, della fauna selvatica e della conservazione, Università del Minnesota, 2003 Upper Buford Circle, St. Paul, MN 55108, USA
ABSTRACT
I lupi (Canis lupus) provvedono principalmente al nutrimento dei cuccioli catturando dei mammiferi e portando, nella tana o in un rendez-vous, i resti delle carcasse, usando la bocca o lo stomaco. Nell’agosto 2017, abbiamo osservato un lupo adulto rigurgitare per i propri cuccioli mirtilli selvatici (Vaccinium spp.) in un rendez-vous nel Greater Voyageurs Ecosystem, Minnesota, USA. Questa è l’unica osservazione ad oggi conosciuta di lupi che nutrono i cuccioli con frutti di bosco. Questa osservazione, in combinazione con altre prove fornite dal Greater Voyageurs Ecosystem, suggerisce che le bacche selvatiche potrebbero essere una fonte di cibo per i lupi residenti in ecosistemi boreali meridionali più preziosa di quanto precedentemente apprezzato. © 2020 The Wildlife Society.
I lupi (Canis lupus) sono predatori adatti alla corsa, che principalmente cacciano e uccidono le proprie prede tra i mammiferi. Tuttavia, i lupi sono anche generici opportunisti che possono sfruttare al meglio abbondanti risorse di cibo diverso, come immondizia, mucchi di esche per orsi e frutti (Mech et al.2015, Gable et al. 2018a). Negli ecosistemi boreali meridionali, come il Minnesota settentrionale, USA, i frutti di bosco (principalmente Vaccinium spp. e Rubus spp.) sono abbondanti in piena estate (luglio-agosto) e possono rappresentare fino al 68% della dieta dei lupi adulti e > 30% della dieta dei cuccioli durante questo periodo (Fuller 1989; Gable et al. 2017a, 2018a).
Per gran parte del periodo di allevamento dei cuccioli (da fine aprile a fine settembre), i lupi adulti provvedono al nutrimento dei cuccioli uccidendo la preda e trasportando i resti della carcassa nel sito dove permangono (ad esempio, una tana o un rendez-vous) usando la bocca o lo stomaco (Mech et al. 1999). Tuttavia, dettagli sulle abitudini di approvvigionamento del lupo in sistemi densamente boscosi durante l’estate non sono ancora ben compresi perché la dieta dei cuccioli di lupo non è stata studiata a fondo e l’osservazione visiva dei lupi è difficile in questi fitti sistemi boschivi (Bryan et al.2006, Palacios e Mech 2010). Qui descriviamo un’unica osservazione di un lupo adulto che fornisce cibo ai cuccioli rigurgitando mirtilli. Questa osservazione, in combinazione con altre recenti prove fornite dal Greater Voyageurs Ecosystem (GVE), Minnesota, suggerisce il fatto che frutti selvatici e bacche potrebbero essere una fonte di cibo stagionale più preziosa per i lupi residenti negli ecosistemi boreali meridionali rispetto a ciò che in passato era stato documentato.
AREA DI STUDIO
Il GVE è un’area di 1.812 km2 situata nel Minnesota Settentrionale, lungo il confine con l’Ontario, Canada. Il confine occidentale di GVE è a 20 km a est delle International Falls, Minnesota e di Fort Frances, Ontario, e si estende per 50 km verso est fino al bordo occidentale delle Boundary Waters Canoe Area Wilderness (Gogan et al. 2004). Il GVE include l’intero Voyageurs National Park (882 km2), oltre a un’ampia area a sud del parco. Il panorama del GVE è dominato dalle foreste boreali meridionali, da habitat acquatici e numerosi laghi. Principalmente i lupi nel GVE predano e si nutrono di cervi dalla coda bianca, piccoli e adulti (Odocoileus virginianus; densità = 2-4 cervi / km2; Gable et al. 2018a) e di castori (Castor canadensis; densità = ~ 1 colonia / km2; Gable et al. 2018a). La densità dei lupi durante l’estate è di 4-6 lupi / 100 km2 (Gable et al. 2016). Vedi Gable et al. (2016) per ulteriori dettagli sull’area di studio.
METODI E RISULTATI
Il 1 ° agosto 2017, l’autore A. T. Homkes cercò di raggiungere una serie di segnali mandati dal GPS (Global Positioning System) del collare di un lupo del Moose River Pack che trasmetteva da un prato prosciugato dai castori a circa 1 km a sud (48 ° 39′N, 92 ° 79′O) del Voyageurs National Park. Stavamo esplorando raggruppamenti di posizioni rilevate dai GPS, tali da essere considerati potenziali siti di uccisione, come parte di uno studio intensivo sulla predazione del lupo (Gable et al.2016).
Quando A. T. Homkes si avvicinò all’area, che più tardi fu definita rendez-vous, osservò 5 cuccioli che si raccoglievano intorno a un lupo adulto al centro del prato a circa 100 m di distanza. I cuccioli leccarono la bocca del lupo adulto per circa 30 secondi, dopo di che il lupo adulto iniziò a rigurgitare il cibo per i cuccioli. Alcuni dei cuccioli mangiarono il cibo rigurgitato direttamente dalla bocca del lupo adulto, mentre camminava lentamente, intanto altri cuccioli seguivano il lupo adulto che consumava il cibo rigurgitato che cadeva a terra. Il lupo adulto rigurgitò 3 volte in circa 1 minuto prima che i cuccioli e il lupo adulto scomparissero dalla vista nel bosco che circonda il prato. Il lupo adulto era un membro non contrassegnato, subordinato o non riproduttore di un branco in cui la femmina riproduttrice era dotata di un collare GPS funzionante durante l’estate 2017 e il maschio riproduttore portava i marchi auricolari verde brillante apposti in seguito alle sue catture nel 2014 e 2016. L’unico lupo del branco con un collare GPS funzionale era un lupo di un anno il cui collare correggeva la posizione ogni 20 minuti (questo è il lupo che ci ha portato al sito).
Circa 30 minuti dopo che i lupi se ne erano andati, A. T. Homkes esaminò l’area in cui erano stati i lupi. Nel sito dove il lupo aveva rigurgitato: sulla superficie del manto erboso c’erano diversi mucchietti di mirtilli selvatici masticati e interi, mescolati a un liquido schiumoso (Fig.1). Il liquido schiumoso era presumibilmente il fluido dello stomaco perché il liquido era proprio dove il lupo adulto aveva rigurgitato il cibo per i cuccioli. I mirtilli e il liquido schiumoso erano chiaramente freschi perché non c’era traccia di essiccazione. Intorno ai restanti mirtilli rigurgitati, c’erano diversi punti in cui il terreno era bagnato, (~ 10 × 10 cm) e macchiato di rosa dove i cuccioli avevano consumato i mucchietti di mirtilli rigurgitati. Non erano presenti resti di prede (peli di animali o frammenti ossei) in nessun materiale rigurgitato. L’area più vicina in cui si trovavano le piante di mirtilli era a circa 360 metri dal rendez-vous. Il luogo del rendez-vous comprendeva un intero laghetto prosciugato dai castori, compresa l’area sottostante la diga dello stagno (~ 0,7 ha).
DISCUSSIONE
Concludiamo, sulla base della nostra osservazione visiva combinata con le prove raccolte nel sito del ritrovamento, che il lupo adulto forniva nutrimento ai cuccioli rigurgitando i mirtilli. Noi non abbiamo prove certe se questo comportamento sia comune nel GVE e in altri ecosistemi boreali meridionali simili, ma sospettiamo che la nostra osservazione non sia un evento isolato. I lupi adulti nel GVE mangiano principalmente frutti di bosco tra la fine di luglio e agosto (Gable et al. 2017a, 2018a), e sembra probabile che i lupi adulti forniscano ai cuccioli lo stesso cibo di cui si nutrono. Dato che le bacche possono costituire > 30% della biomassa dietetica dei cuccioli di lupo durante l’estate (Gable et al. 2017a), può essere che i cuccioli di lupo siano nutriti con bacche dagli adulti, che si procurino le bacche da soli, o una combinazione di queste due opzioni. Van Ballenberghe et al. (1975) pensavano che la presenza di bacche nella dieta dei cuccioli in Minnesota fosse dovuta al fatto che i cuccioli mangiano le bacche che in effetti abbondano intorno ai rendez-vous, ma la nostra osservazione suggerisce che questa potrebbe non essere l’unica spiegazione; i cuccioli quasi certamente consumano le bacche in giro mentre sono vicini ai rendez-vous o alle tane, ma se la presenza di bacche nella dieta dei cuccioli provenga da cuccioli, che da soli se ne nutrono, o da adulti che le forniscono loro è da accertare.
Inoltre non siamo sicuri se il fornire ai cuccioli le bacche sia il risultato di una ridotta disponibilità di prede tra metà e fine estate, dell’abbondanza di frutti di bosco durante questo periodo, o di un’interazione di queste condizioni. Durante la tarda primavera e all’inizio dell’estate (da fine maggio a metà luglio) nel GVE i lupi praticano principalmente la caccia e l’uccisione di piccoli di cervi dalla coda bianca e di castori (Gable et al. 2017a, 2018a). Da metà a tarda estate (da metà luglio ad agosto), i cerbiatti sono abbastanza veloci da eludere i lupi e i castori dipendono maggiormente dalla vegetazione acquatica (Severud et al.2013), il che presumibilmente riduce la loro vulnerabilità di fronte ai lupi perché i castori spendono meno tempo per il foraggiamento sulla terra (Gable et al. 2018b). Questo periodo di ridotta vulnerabilità delle prede coincide con un periodo di abbondanti frutti di bosco. Anche se i frutti di bosco non forniscono tanto valore calorico come la carne di mammifero (0,51 kcal / g vs. 1,87 kcal / g rispettivamente; Gable et al. 2017b) e sono probabilmente meno digeribili rispetto alla carne, la loro abbondanza, il basso rischio e il costo energetico relativamente scarso per ottenerli, li rendono probabilmente una preziosa fonte di cibo alternativa per i lupi.
Pensiamo che questa unica osservazione, in combinazione con ricerche precedenti nel GVE (Gable et al. 2017a, 2018a), fornisca un altro esempio della potenziale importanza delle bacche come fonte di cibo per i lupi. Data la scarsità di informazioni sul ruolo delle bacche nell’ecologia del lupo, pensiamo che sia necessaria una ragguardevole ricerca per capire l’importanza dei frutti di bosco per i lupi. Tale ricerca potrebbe, ad esempio, chiarire come le pratiche forestali che aumentano drasticamente l’abbondanza di bacche (ad esempio il disboscamento sui crinali in modo da creare l’habitat ideale per i mirtilli; Brodeur et al. 2008) potrebbero condizionare la sopravvivenza dei cuccioli di lupo.
RICONOSCIMENTI
Ringraziamo l’Università del Minnesota, Voyageurs National Park, il Minnesota Environment and Natural ResourcesTrust Fund, come raccomandato dal Legislative ‐ Citizen Commission sulle risorse del Minnesota (progetto M.L.2017, Chp. 96, Sez. 2, Subd. 03l), Rainy Lake Conservancy, Van Sloun Foundation, la famiglia Wally Dayton, Explorer’s Club, Bell Museum, Voyageurs National Park Association, e la Northern Michigan University. Il finanziamento aggiuntivo è stato fornito dalle sovvenzioni della National Science Foundation a JKB (NSF # 1545611, NSF # 1556676). Ringraziamo l’Associato Editore, Dr. E. Glenn e 2 revisori anonimi per aver fornito utili revisioni che hanno migliorato il nostro manoscritto.
[Traduzione ©Brunella Pernigotti]
Anche in Italia i lupi nel periodo estate-autunno si nutrono di bacche selvatiche. Durante le mie ricerche ho notato che i rendez-vous sono spesso situati in territori con abbondanza di frutti di bosco. In particolare uno dei territori, dove vengono accuditi i cuccioli, situato in Appennino Tosco-Emiliano si trova in un bosco ceduo dove sono presenti more, cornioli, prugnoli e soprattutto pero selvatico. I giovani lupi nati in questo posto, quando le pere mature cadono al suolo (dai primi di settembre circa), se ne cibano abbondantemente ma non disdegnano neanche le more, che a volte raccolgono direttamente con i denti, e dei cornioli maturi che raccolgono a terra. Ho visto direttamente i lupi cibarsi e ho documentato questa loro abitudine per diversi anni consecutivi. Le riprese con foto-trappole e gli escrementi non lasciano dubbi i lupi se ne cibavano ogni giorno. Non ho mai visto gli adulti mangiare questi frutti ma ho trovato le tracce anche nei loro escrementi.
Questa ricerca del Minnesota ci aiuta a conoscere anche i lupi italiani che in fondo non sono molto diversi dai lupi americani, almeno per quanto riguarda le abitudini alimentari.
Visto la scarsità di acqua a fine estate immagino che i lupi traggono beneficio almeno per la grande quantità di liquido contenuto nei frutti, però sarebbe utile anche sapere se dal punto di vista nutrizionale i lupi riescono ad assimilare le vitamine, gli zuccheri, i carboidrati ecc. o se si tratta solo di riempire la pancia in attesa delle proteine della carne. Ricercatori italiani fatevi avanti.
*Grazie a Brunella Pernigotti per aver seguito e tradotto questa importante ricerca che ci aiuta a far conoscere anche i lupi italiani.
Grazie Antonio!