Di Maria Perrone
Una storia di passione, persone e natura
Nel cuore degli Appennini bolognesi, là dove i boschi conservano ancora l’eco dei branchi, è nata nel 2008 una delle iniziative più sentite dedicate alla natura selvaggia: la Festa del Lupo. Questa celebrazione nasce dal sogno di un uomo, ma è cresciuta grazie all’entusiasmo condiviso di chi ha creduto nell’importanza di educare, informare e raccontare il lupo con occhi nuovi.
Antonio Iannibelli è il “padre putativo” della Festa del Lupo. Fotografo naturalista, scrittore, instancabile divulgatore, Antonio ha sempre avuto una passione viscerale per i lupi, nata fin da bambino grazie agli insegnamenti del nonno. Una passione che racconta con poesia e rigore nel suo libro Un cuore tra i lupi. Il suo desiderio è sempre stato quello di parlare di lupi alla gente comune, al di là di miti, paure o sensazionalismi. Di fronte alla disinformazione dilagante sul ritorno del lupo nelle nostre montagne, Antonio ha maturato l’idea di creare un evento accessibile, lontano dai tecnicismi, che potesse sensibilizzare le persone sull’importanza della coesistenza con questi animali affascinanti.
I padrini della Festa del lupo: Adelfo Cecchelli e Stefano Semenzato
La prima scintilla diventa fiamma nel 2008, quando Antonio condivide la sua idea con Adelfo Cecchelli, abitante e artista di Gaggio Montano, località dell’Appennino che ha da sempre un legame profondo con i lupi. Adelfo, attivo nel vivace gruppo locale Gente di Gaggio, animato con passione assieme alla compagna di vita Margerethe, accoglie l’invito e lo rilancia: nasce così la prima Festa del Lupo, ospitata nella biblioteca di Gaggio Montano, con il sostegno dell’assessora alla cultura di allora, Maria Elisabetta “Lisetta” Tanari.
Il salto di qualità arriva nel 2012, grazie all’incontro con Stefano Semenzato e il gruppo degli Amici del Castello di Castelluccio di Porretta Terme. Stefano, con la la sensibilità e l’intuito strategico, coglie il potenziale dell’iniziativa e propone: “Il lupo lo vedo bene al Castello”. E così fu. L’edizione 2012 si svolse nel suggestivo Castello Manservisi, luogo che diventerà la dimora naturale della Festa del Lupo, attirando negli anni centinaia di visitatori da ogni parte d’Italia.
La Festa del Lupo è più di un evento: è un simbolo, un figlio condiviso da chi ha saputo mettere insieme competenze, cuore e comunità. Negli anni, la vita ha messo a dura prova i suoi protagonisti …ma il lupo li ha sempre richiamati, come un richiamo ancestrale.
Oggi, Antonio, Adelfo e Stefano si preparano a vivere l’ottava edizione della festa che si terrà a fine settembre, promettendosi di esserci ancora, insieme, per onorare questo “figlioccio” che continua a parlare al cuore delle persone.
La Festa del Lupo unisce persone diverse sotto un’unica visione: salvaguardare la Natura e cercare una convivenza armoniosa con tutte le forme di vita. Ogni edizione è un’occasione per riscoprire il valore della conoscenza, dell’ascolto e del rispetto.
Ecco cos’è davvero la Festa del Lupo: una dichiarazione d’amore per la natura e per l’umanità che sa ancora ascoltarla.
Tenetemi aggiornato per cortesia, sono interessato a partecipare alla festa del 🐺
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