Resoconto Festa del lupo 2023

Di Brunella Pernigotti

Dopo 5 anni, finalmente si riparte!

E la Festa per noi inizia già col viaggio da Torino, fatto insieme agli amici di sempre Grazia e Gigi che si sono lasciati convincere e coinvolgere in questa emozionante avventura.


La Festa è davvero intensa, con mostre, interventi e presentazioni di opere e studi sul lupo che attirano appassionati da tutta Italia per convergere a Castelluccio di Porretta Terme: la migliore cornice che si potrebbe desiderare per festeggiare il nostro lupo selvatico, unico nel suo genere.
Quest’anno ero particolarmente emozionata perché mi è stato affidato il ruolo di moderatrice degli interventi e, in particolar modo, della tavola rotonda tutta al femminile: Donne che camminano con i lupi.


In un’atmosfera sempre magica, quasi di attesa, ci siamo ritrovati: volti conosciuti e volti nuovi, seduti a tavola venerdì sera, allegri e vocianti, mentre fuori il buio del bosco era attraversato dai raggi della luna piena.
Arriva il sabato e l’agitazione sale, ma tutto procede senza intoppi: il video di saluti e auguri che Jane Goodall ci ha mandato è stata la sorpresa che abbiamo voluto fare a tutti grazie all’amica Rachel Tilseth che mi ha messo in contatto con la segretaria della “Signora degli scimpanzé”. Gli interventi che seguono sono tutti interessanti, l’organizzazione è perfetta, soprattutto grazie a Maria e Antonio, con cui è stato un piacere e un onore poter collaborare.


A concludere la mattinata, la tavola rotonda presieduta solo da figure femminili, che rappresenta una novità rispetto alle passate edizioni. Non è stato facile coinvolgere le donne che si sarebbero alternate a parlare in veste di ricercatrici, divulgatrici, artiste e altro, in una conversazione informale tra noi e davanti al pubblico, in cui ci si doveva mettere a nudo spiegando perché nella vita ci siamo ritrovate a “camminare coi lupi” e che cosa ci ha portato a questo destino. Ognuna di noi ha un lato di sé che tiene gelosamente nascosto, spesso senza realizzare che è proprio quella parte, troppo spesso considerata una debolezza, che arricchisce il mondo, che illumina di sensibilità i campi più aridi e che aiuta l’umanità intera ad amare ogni creatura vivente. Ma in quel momento, dopo la canzone di apertura del mio compagno Mirco, parliamo col cuore, commosse e commuovendo il pubblico, e così facendo apriamo un nuovo sentiero nel bosco intricato dei sentimenti umani.
La mattina di sabato termina piacevolmente con una pausa pranzo informale dove si mangia e si ride nel giardino del Castello gustando ciò che molti volonterosi hanno voluto portare e condividere con gli altri. Alla fine del pomeriggio, dopo filmati, slides, e interessantissimi interventi di relatori come sempre molto preparati nei loro svariati ambiti di lavoro e di ricerca, protagonisti diventano i bambini, teneri ed eccitati, che mostrano al pubblico i propri capolavori realizzati sotto la supervisione dei responsabili del laboratorio organizzato per loro. Lungo le sale del Castello ci sono poi i libri, le foto in mostra, la birra offerta dallo sponsor della Festa… Insomma, una giornata piena ed emozionante, che non può terminare senza il concerto dei flauti “magici” di Oreste Filippi, nel cortile del Castello, mentre il sole dolcemente tramonta.


La domenica è dedicata all’escursione sulle orme del lupo con la guida esperta di Gianluca. Molti chilometri percorsi nel Parco del Corno alla Scale, su e giù per sentieri, con il sole e con l’ombra, sempre con tutti i sensi attivati per trovare tracce e per godere di ogni momento, assorbendo quell’energia verde che si respira nei boschi e in ogni ambiente sano in cui vive il lupo.
Come sempre la Festa ci regala emozioni che perdurano nel tempo: quella sensazione di comunanza di intenti, di passione condivisa e il desiderio di collaborare per il puro piacere di farlo, affinché tutto prenda forma e abbia un senso per raggiungere l’obiettivo finale: fornire informazioni il più possibile aggiornate e corrette, cercare le soluzioni più logiche e applicabili ai problemi di convivenza con un predatore tanto amato – o odiato – quanto sconosciuto e affascinante, raccogliere idee e spunti di riflessione per le prossime edizioni.

Racconto di Rossella Gilli

Volevo condividere con voi le emozioni provate in occasione della festa del lupo. Inutile ripetere che la molla che ci spinge a organizzare e a lavorare insieme è sempre quella della difesa della biodiversità della natura e naturalmente in prima persona del lupo. Ma la differenza sostanziale che ha potenziato il successo di questa edizione è che oltre all’obiettivo comune ci accomuna una bella amicizia e un rispetto non comune. La festa del lupo la definirei un evento tra amici, tutti uniti nell’intento di fare cultura e divulgazione scientifica su un argomento diventato di attualità.

Infatti le false notizie che circolano, avvolgono il lupo di un alone di negatività e fanno di questo animale un elemento perseguitato fuori ogni logica. Io sono solo un’appassionata di questo splendido animale, ma partecipare alla festa del lupo è un arricchimento che non vorrei mai perdere per nessun motivo. In questa edizione, la festa del lupo è stata indubbiamente,arricchita con dati scientifici e filmati incredibili,come il video di Jane Goodall direttamente dall’America in difesa del lupo selvatico italiano. Ma l’intervento che più mi ha appassionato è stata la tavola rotonda delle donne che camminano coi lupi.Un momento veramente emozionante, toccante, inaspettato. Bisogna ammettere che la sensibilità delle donne fa la differenza. Attraverso le varie esperienze delle protagoniste della tavola rotonda, ho potuto apprezzare come anche il genere femminile si sia avvicinato al mondo del lupo, un mondo quasi esclusivamente dominato dal genere maschile.

Racconti potenti pieni di forza emozionale che hanno fortemente colpito il pubblico presente. Comunque a parte i relatori  nuovi e quelli affezionati che ci hanno incantato spiegando e mettendoci a conoscenza di nuovi dati scientifici, la mia esperienza sul campo più coinvolgente è stata la preparazione dell’evento. L’allestimento ha richiesto tutta la giornata ma la compagnia allegra degli amici volontari e la regia di Antonio e Maria è stato motivo di puro divertimento.Tutti hanno contribuito secondo le proprie competenze a rendere l’evento fantastico.

Un’ altra sorpresa inaspettata è stato il video di Danilo e Sergio Stignani, la vita di un branco di lupi in natura, insediati nella pianura padana ha realmente stupito, immagini che dovrebbero far riflettere chi sostiene la malvagità e il potenziale danno che arrecherebbe questo carnivoro che in questo caso nutrendosi di nutrie contribuisce all’esponenziale crescita di una specie aliena.

In  questa atmosfera idilliaca la musica di Oreste Filippi ha regalato il tocco magico finale. La  musica del suo flauto si è integrata nel contesto fantastico della natura circondante il castello, la sua figura filiforme in simbiosi con lo strumento suonato, ha creato una melodia  piena di dolcezza e grazia in armonia con lo spirito della festa.

Spero che ci siano ancora tante feste del lupo, ma soprattutto che gli sforzi fatti possano creare una consapevolezza per un futuro migliore del lupo Felice della  partecipazione, aspetto la prossima edizione per essere ancora dei vostri.

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Video interviste di Giuliano Lugli 

Video racconto per immagini di Luigi Mezzacappa